Allarme acne: non tutte le macchie sono uguali, ecco come distinguerle e scegliere il trattamento adatto
Allarme acne, non tutte le cicatrici sono uguali. Per ognuna esiste un tipo di trattamento differente che vi aiuterà a contrastare al meglio il problema. A parlare è l’esperta del settore, ecco che cosa ha dichiarato.
L‘acne è uno degli incubi frequenti non soltanto delle ragazze ma anche dei ragazzi, che si genera soprattutto in adolescenza, anche se sono numerosi i casi di comparsa in età adulta. Questo disturbo della pelle è molto comune e le cause sono differenti, si va da uno squilibrio ormonale, ad un accumulo errato di cellule morte, sebo e batteri che bloccano i follicoli piliferi, stress, cattive abitudini alimentari, carenze di vitamine, cattive abitudini nel make up e così via.
Il modo di agire dopo la comparsa di acne è fondamentale per limitare i segni permanenti sulla pelle. Per questo oggi vogliamo parlarvi dei consigli dell’esperta in questo frangente, la quale informa che ci sono diversi tipi di cicatrici da acne.
I tipi di cicatrici da acne
Per prima cosa, l’esperta Cristina Sartorio, medico estetico di Torino ed referente per il Piemonte della Sies, come ha dichiarato a iodonna.it, ha voluto sensibilizzare le persone in merito all’argomento “cicatrici”, in quanto molto spesso sottovalutato: “Le cicatrici dell’acne hanno importanti risvolti psicologici, soprattutto tra le giovani per i quali il problema può avere un forte impatto sulla qualità della percezione di sé e della vita sociale”.
Poi ha voluto sfatare un mito: “Anzitutto, porre fine alla diffusissima abitudine di spremere ed eliminare i brufoli, peggiorando la diffusione batterica…Dopodiché le cicatrici possono essere efficacemente trattate, con risvolti positivi anche dal punto di vista psicologico, fin dalle prime sedute”.
Ecco la distinzione
Ed è proprio in merito al fatto che una soluzione esiste che l’esperta Cristina Sartorio ha voluto parlare dei diversi tipi di cicatrici dell’acne, perché per ogni tipo c’è un trattamento che se eseguito con costanza e pazienza potrà portarvi ai sirultati ottenuti da Aurora Ramazzotti. Le cicatrici si differenziano in atrofiche e ipertrofiche, le prime sono quelle più comuni e si presentano quando la pelle non produce la giusta quantità di collagene e si differenziano in:
- Le cicatrici a U o Boxcar: “Sono cicatrici larghe e a forma di U, hanno spigoli vivi con bordi verticali dritti e ben demarcati e possono essere più o meno profonde…”, descrive Cristina;
- Le cicatrici a forma di V o Ice pick: appaiono come piccoli fori rotondi e: “Sono le più difficili da curare perché possono estendersi molto sotto la superficie della pelle”;
- Le cicatrici tonde e ondulate o Rolling: sono anch’esse molto profonde e: “Si presentano come ampie depressioni dai bordi arrotondati, hanno un aspetto irregolare ma tendono al rotondo e all’ondulato…”.
Mentre le seconde sono quelle che si sviluppano maggiormente su petto e schiena e si formano quando è presente troppo collagene. In ogni situazione c’è un tipo di trattamento differente da praticare, per questo bisognerebbe sempre farsi seguire dagli esperti del settore. La Sartorio infine conclude: “La scelta quindi della terapia da scegliere dipende dalla tipologia di cicatrice, tendenzialmente il needling dà i primi risultati già dopo poche settimane. La terapia laser ha invece tempi più lunghi…”.
Vi consigliamo di leggere tutta l’intervista rilasciata su iodonna.it, in modo da farvi un’idea più esaustiva delle parole rilasciate dalla specialista.