Roberta Bruzzone, la criminologa diffamata senza precedenti: Scatta immediatamente la denuncia | Ecco cosa è successo
Roberta Bruzzone, mesi di reclusione per diffamazione. Terminato il lungo processo che ha coinvolto la criminologa
Classe 1973, Roberta Bruzzone nasce a Finale Ligure, in provincia di Savona. Sin dalla tenera età, è evidente che è diversa dagli altri bambini. Per nulla timorosa, forte e tenace, cresce guardando il suo papà poliziotto ed è sempre più attratta da tutto ciò che è misterioso. Roberta ha confessato: “Invece che avere paura dell’uomo nero, io lo andavo a cercare”.
La sua adolescenza la trascorre a Torino e consegue una laurea in Psicologia Clinica con il massimo dei voti, dimostrando sin da subito di avere ben chiare le idee per il suo futuro. Si specializza in Psicopatologia Forense e prosegue negli Stati Uniti la formazione in criminologia.
Una donna decisamente affascinante, diventata ormai anche un personaggio televisivo molto amata dal pubblico italiano. Ogni giorni, racconta dal punto di vista clinico e psicologico i vari casi di cronaca nera. Analizza i comportamenti degli assassini e le diverse patologie di cui sono affetti.
Roberta è ospite fissa di diversi programmi televisivi come “Quarto grado”, “Porta a porta” e su Real Time conduce “Donne Mortali” e “La scena del crimine”. La Bruzzone si è occupata in prima persona del delitto di Avetrana, in cui perse la vita la giovanissima Sarah Scazzi per mano della cugina e della zia. Ha seguito anche la Strage di Erba e moltissimi altri casi mediatici.
Roberta Bruzzone, la verità sulla maternità: “Child Free”
La criminologa più celebre della televisione italiana. Una donna forte, energica, ribelle che da anni si occupa dei principali casi di cronaca nera. Roberta Bruzzone è anche autrice di diversi libri e manuali per individuare i manipolatori affettivi e durante un’intervista rilasciata a Belve, confessa di averlo provato in prima persona: «Sì, sono scivolata in un periodo di dipendenza affettiva, nonostante avessi reagito mi sono trasformata in uno zombie».
Tuttavia, ha confessato molti aspetti della sua vita privata. Attualmente è sposata con Massimo Marino, un funzionario della Polizia di Stato. Tra i due è stato un colpo di fulmine e condividono molte passioni, tra cui quella per i giri in moto. Tuttavia, la criminologa non ha mai avuto figli e durante l’intervista ne ha spiegato anche le ragioni: «Non li ho voluti per egoismo, ma non sarei stata una buona madre». E prosegue: “Sono una donna realizzata e felice anche senza figli. Sono diventata a mio malgrado una sorta di icona per le cosiddette ‘Child Free’, queste donne che non hanno figli, non li vogliono e sono ben felici di questa scelta”.
Roberta Bruzzone, le accuse di diffamazione
Una delle donne più forti della televisione italiana, Roberta Bruzzone è all’apice della sua popolarità. Conosciuta e amata da chiunque, la criminologa viene seguita anche sui social network in cui vanta più 100 mila followers. La Bruzzone, ospite di diversi programmi televisivi, ha raccontato di essere stata vittima di diffamazione poichè definita “botulinata“.
Il tribunale di Verona ha condannato a 9 mesi di reclusione un neurologo della città, Mirko Avesani, per aver rivolto accuse, insulti e diffamazioni pesanti pubblicate sui social nei confronti della criminologa Roberta Bruzzone: “Che poi cosa ha fatto la criminologa per uscire dalla mediocrità oltre a farsi botulinare il viso da p… che ha ? … Cosa c… fa di così rilevante?”. La criminologa si è difesa in aula: “Sono post gravemente diffamatori, beceri e sessisti ai miei danni”.