Personalità, cambio radicale con il passare del tempo: la scienza spiega i motivi
Molti si chiedono perché con il tempo la nostra personalità cambi, in parte o totalmente. La Scienza è intervenuto per spiegare i reali motivi
“L’insieme delle disposizioni e delle funzioni affettive, volitive e intellettuali proprie di un individuo, che si riflette nel suo modo di reagire all’ambiente, nei suoi interessi e bisogni, nei suoi scopi, nel suo comportamento”, ecco la definizione che si può leggere nell’Enciclopedia Treccani.
Il termine deriva dal latino, in quanto il primo a condurre degli studi fu Ippocrate che ne individuò una serie in base all’umore con la teoria dei temperamenti. Poi Cicerone intervenne facendo riferimento all’aspetto e alla dignità dell’uomo. Solo con l’avvento del ventesimo secolo le cose cambiano con l’introduzione di tecniche di indagini e diagnosi.
La Psicologia si occupa in particolar modo della personalità avvalendosi degli studi di grandi menti. Possiamo menzionare le teorie di Sigmund Freud sull’interpretazione dei sogni e sulla tre forze dell’inconscio.
Da non dimenticare Raymond Cattell che ha realizzato dei test tenendo conto di vari fattori, tra cui ragionamento, emotività, autonomia, audacia, impulsività, sensibilità. A prescindere dai grandi progressi avuti in questo campo, solo di recente qualcuno ha spiegato perché l’uomo tende a cambiare dei tratti della personalità.
Perché la personalità cambia nel corso del tempo?
Ma perché più passa il tempo e la nostra personalità cambia? A dare una risposta ci ha pensato uno studio che ha coinvolto un numero considerevole di persone. In pratica hanno accettato di rifare un test a distanza di anni e il risultato non lascia alcun dubbio.
Stavolta sono stati coinvolti anche terzi che fanno parte della loro quotidianità. Hanno avuto un ruolo fondamentale in questo caso, ma è stata palese la difficoltà nel svolgere un compito richiesto.
Il confronto tra ieri e oggi: la scoperta vi stupirà
Dei ricercatori sono riusciti in un’impresa ardua, ovvero rintracciare dopo 63 anni delle persone che in passato hanno consultato sottoponendo un test. Erano in tutto 1208 quattordicenni di una scuola scozzese, ai quali gli insegnanti l’hanno sottoposto per valutare la personalità tenendo conto di alcuni parametri (stabilità dell’umore, costanza, desiderio di imparare). Alla fine è stato elaborato un punteggio.
Solo 635 sono stati chiamati per rifare il test, ma solo 174 hanno accettato di rimettersi in gioco. Mettendo a confronto i risultati di ieri con quelli di oggi sono state riscontrate delle differenze abissali. I parenti hanno potuto leggere le risposte date alle domande e non sono riusciti a risalire a quelle precedenti. Morale della favola? Nelle varie fasi di vita si cambia e, di conseguenza, cambia il modo di pensare e di agire.