Mia Martini, dal successo all’oblio più totale: Ecco chi diceva che portava ‘iella’ | Un dolore lancinante
Mia Martini è passata dal successo all’oblio più totale per colpa di una sciocca diceria, la quale affermava che l’artista portasse “iella”. Ecco chi ha messo in giro questa voce, per lei fu un dolore lancinante da sopportare.
Una cantante come Mia Martini probabilmente non la vedremo mai più, la sua voce sarà per sempre una pietra miliare della canzone italiana. Purtroppo, per colpa della stupidità umana, la cantante fu macchiata da quell’onta che durò per tutta la sua vita. Ecco chi ha messo in giro la voce che la Martini portasse “iella”. Per lei fu un dolore talmente lancinante che semplicemente non riuscì più ad andare avanti.
Con queste sciocche e assurde superstizioni, le hanno tolto la voglia di cantare e così Mia Martini non ha più potuto deliziare il suo pubblico con il suo talento, la sua voce e le sue canzoni, ancora oggi famose ovunque. Tutto il mondo della musica fu coinvolto in questo scandalo. Ecco cosa sappiamo della vita sfortunata di una cantante troppo sensibile per questa strana realtà. Proprio lei cantava: “…Sai, la gente è matta, forse è troppo insoddisfatta, lei segue il mondo ciecamente…”.
Le assurde superstizioni contro Mia Martini
Mia Martini non ha bisogno di presentazioni, in quanto tutti la conoscono per le sue meravigliose canzoni. Sorella di Loredana Bertè, in famiglia hanno sempre avuto questo dono, in quanto sono entrambe delle bravissime cantanti. Purtroppo la loro vita personale non è stata tanto fortunata, viste le diverse dichiarazioni di Loredana sugli abusi ricevuti dal padre ai danni della moglie e delle figlie.
La morte di Mimì avvenne nel 1995 e le cause ad oggi non sono mai state confermate, in quanto susseguirono diverse ipotesi su quello che successe. Si parlò di suicidio e di intossicazione da antidolorifici, somministrati con superficialità dal medico che non tenne conto della patologia della cantante. Successivamente le sorelle Bertè, dopo aver visto il corpo della sorella hanno sempre sostenuto, come si può leggere anche su Wikipedia, che la cantante presentasse degli strani lividi su tutto il corpo. In famiglia sostennero che il corpo di Mia Martini fu cremato troppo in fretta per nascondere la verità, ad ogni modo a prescindere da quale sia stata la causa, la povera Mimì fu travolta dagli eventi, lasciando un vuoto nel mondo della musica che non potrà mai essere colmato.
Quelle dicerie che le rovinarono la vita
Dopo la morte di Mia Martini, nel corso degli anni furono molte le dichiarazioni e le interviste riportate a galla, per cercare di ripercorrere tutta la carriera della cantante, la quale è purtroppo passata dal successo all’oblio più totale in pochissimo tempo. In molti all’epoca sostennero la voce che Mimì portasse “iella”, diceria che la cantante si portò dietro fino alla morte, la quale le causò un dolore lancinante. Secondo una passata dichiarazione della stessa Martini:
“…cominciavo ad avere i miei primi successi. Fausto Taddeu, un impresario soprannominato “Ciccio Piper” perché frequentava il famoso locale romano, mi propose una esclusiva a vita. Era un tipo assolutamente inaffidabile e rifiutai. E dopo qualche giorno, di ritorno da un concerto in Sicilia, il pulmino su cui viaggiavo con il mio gruppo fu coinvolto in un incidente. Due ragazzi persero la vita. “Ciccio Piper” ne approfittò subito per appiccicarmi l’etichetta di “porta jella…”.
Lui fu probabilmente il primo a dire questa sciocchezza, peccato che furono in molti a credergli, non solo cantanti famosi, ma anche impresari, fonici e molti altri. Mia Martini non riuscì mai più ad allontanarsi da questa stupida bugia, la quale la inghiottì totalmente. Quando la cantante morì, furono in molti a dire la loro su questa tragedia, compreso un diretto e giusto Adriano Celentano: “Finalmente si è capito chi sono quelli che veramente portano jella: quelli del mondo dello spettacolo. Certo non tutti, ma una gran parte di questo mondo di m**da, pieno di ipocrisia, deve avere qualche rimorso: in fin dei conti hanno contribuito non poco ad accorciare la vita di Mia Martini…”.