Ex Miss Italia senza parole: figlia beccata a rubare
Un’ex Miss Italia è finita al centro dell’attenzione per via della figlia arrestata per furto in un negozio nella capitale italiana. Andiamo a scoprire tutto della vicenda
Miss Italia è il concorso di bellezza che permette alle vincitrici ci sfondare nel mondo dello spettacolo italiano. La prima edizione è andata in onda nel 1946, ma l’idea era già stata proposta in precedenza da Dino Villani con lo scopo di sponsorizzare un dentifricio.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale si è riproposto con tante novità. Simona Ventura, Anna Falchi, Martina Colombari, Francesca Chillemi, Miriam Leone, Giusy Buscemi e tante altre famose ancora hanno portato a casa la vittoria.
Nel 1994 al concorso potevano accedere sia le madri che le sposate, poi l’età per partecipare è aumentata ai 18 anni e vengono inserite varie fasce da dare a chi non indossa la coroncina.
In queste ora si sta parlando di un’ex Miss Italia degli anni 80 per un gesto compiuto dalla figlia. Andiamo a scoprire cosa è successo.
Figlia dell’ex Miss Italia beccata sul fatto
Nata a Siracusa il 26 maggio 1962, la Miss Italia in questione all’età di 7 anni si è trasferita a Milano e dopo il diploma ha tentato di entrare a far parte del mondo dello spettacolo. L’opportunità è arrivata nel 1985 quando ha partecipato alla trasmissione Zodiaco su Italia 1. Dopo ha spalleggiato Iva Zanicchi come valletta nel quiz televisivo Ok il prezzo è giusto.
Era il 1988, anno in cui ha sfilato sulla passerella di Miss Italia portando a casa lo scettro e la coroncina. A consegnarle il tutto ci ha pensato Fabrizio Frizzi. Ciò le ha dato la possibilità di sfondare nel mondo del teatro e al cinema. Inoltre ha presto il suo volto alle pubblicità di American Express, Lavazza e Tim per poi dedicarsi alla carriera politica. Lei non è altro che Nadia Bengala. La protagonista della vicenda è la figlia Diana Schivardi.
Arresto con accuse gravi
La giovane 27enne è stata beccata nell’atto del rubare in un negozio d’abbigliamento oggetti e vestiti dal valore di 212 euro. Andando nello specifico si tratta dell’Upim a pochi passi dalla stazione Termini a Roma. Avrebbe staccato delle etichette antitaccheggio da 18 prodotti, quindi ha catturato l’attenzione della vigilanza che è prontamente intervenuta.
Diana ha peggiorato la sua posizione aggredendo anche verbalmente chi stava svolgendo il suo lavoro. “Negro di me…a vattene al tuo paese”, ecco cosa ha detto per poi ricorrere a calci e pugni. Come se non bastasse ha minacciato di morte il titolare del negozio. Inevitabilmente è stato l’arresto con l’accusa di furto, aggressione e affermazioni razziali. La madre si è limitata a dire che per ora non ha notizie della figlia.