Granchio Blu, tutti i rischi per il nostro mare: disastro annunciato
Molti non sanno quali sono i rischi provocati dalla presenza dei granchi blu nei nostri mari. Ecco tutti le informazioni necessarie per capire a cosa si sta andando incontro.
Il granchio blu ha una caratteristica peculiare, ovvero grandi chele colorate. Nei movimenti è lento, dunque risulta semplice poter scattare una foto e non è pericoloso. Inoltre per gli chef dà un buon sapore a tutti i piatti che realizzano con lo scopo di rallegrare le papille gustative di chiunque.
E’ anche noto per il suo grande spirito di adattamento. Infatti dalle coste degli Stati Uniti d’America è arrivato nelle acque del Mar Mediterraneo già da tempo, ma solo ora la sua presenza è stata confermata. Nell’Atlantico è la preda di tartarughe, pesci e uccelli. Nelle acque dei nostri mari, invece, il numero di questi predatori è stato decimato con la pesca ininterrotta.
“Un disastro annunciato. Quando ne abbiamo avuto consapevolezza lo abbiamo studiato bene: già allora minacciava gli allevamenti di cozze, vongole, ostriche di cui è ghiotto e tagliava le reti da pesca. Quindi lo abbiamo testato in cucina”, ecco cosa ha riferito la stella Michelin del ristorante Venissa Chiara Pavan.
Poi ha proseguito: “E’ una specie infestante da anni, ma ora siamo arrivati a un punto di non ritorno…Il cambiamento climatico, con le temperature dei mari in sensibile rialzo e l’overfishing questo crostaceo non ha predatori“. Ma in che senso? E quali sono i rischi della presenza del granchio blu? Ecco tutte le risposte.
I rischi della presenza del granchio blu
Crostaceo proveniente anche dalla Nuova Scozia e dall’Argentina, il granchio blu vive tra i 3 e i 35 gradi di temperatura, mangia qualsiasi cosa (cozze, vongole, uova, pesci) e possiamo trovarlo sia in acque dolci che nelle paludi e si riproduce a ritmi velocissimi.
Inoltre depongono fino a 2 milioni di uova l’anno. La loro presenza ha causato un danno economico di 100 milioni di euro per colpa dell’assenza di vongole e probabilmente la cifra aumenterà. Si dice che siano arrivati qui attraverso le navi commerciali e adesso si sono insediati soprattutto nell’Adriatico.
L’intervento del Governo
Il Governo ha finanziato 2,9 milioni di euro per sostenere le cooperative della pesca nell’affrontare questa situazione. L’avvento dei granchi blu è un chiaro segno che il pianeta sta cambiando e, di conseguenza, anche l’ecosistema. Ennesima conferma che l’azione umana sta danneggiando tutto ciò che ci circonda.
Bisognerebbe assumere un comportamento diverso: non mangiare quotidianamente i predatori del mare, come squali e pesci spada, e dare una nuova gestione all’atto della pesca con un impatto meno traumatico.