Alan Sorrenti, “dalle stelle al carcere”: non meritava una fine così | Eccolo oggi
Alan Sorrenti, nel passato del cantautore tanto successo, ma anche vivo dolore. Nella vita è passato letteralmente dalle stelle al carcere.
Se pensiamo anche per un solo istante il mitico Alan Sorrenti, non possiamo che iniziare a canticchiare, anche se non siamo intonati, Figli Delle Stelle, uno dei suoi più grandi successi che ha compiuto 44 anni. Tra le sue canzoni più celebri possiamo anche annoverare Tu Sei L’Unica Donna per Me.
Tra l’altro con suddetto brano l’artista vinse nel 1979, il Festivalbar, la cui finale si svolse nell’Arena di Verona. Una location decisamente molto bella e suggestiva, nonché ricca di fascino. Allora arrivò al bordo di una Rolls Royce di un suo caro amico. “La Rolls decapottabile era di un mio amico. Mi divertivo a fare delle cose anche esagerando, ma non credo che i rendessi conto di che cosa stava realmente accadendo”
Lo ha rivelato lo stesso Alan in un’intervista a cuore aperto da poco concessa a La Repubblica. Ovviamente si è festeggiato lo speciale anniversario di Figli Delle Stelle, che fu uno dei singoli più venduti nel lontano 1978. Vanzina ci dedicò anche un film in tempi assai recenti. A tal proposito Sorrenti ha dichiarato: “Non so come arrivammo a quel film!”
Alan Sorrenti, dalle stelle al carcere
Ha poi proseguito dicendo: “Scrissi io il soggetto, prevedevo ciò mi sarebbe successo, era un mondo limitato e mi stavo allontanando un poi’ troppo”. Tra l’altro il mitico Franco Battiato criticò quel brano, o meglio un verso quel “figli della stelle e pronipoti di sua maestà denaro“. Alan non la prese bene e, a sua detta, rimase profondamente deluso quando l’artista realizzò una versione dance del brano Le Mie Radici.
Da lui, si sarebbe aspettato di più. Purtroppo però c’è anche da ricordare il rovescio della medaglia. Inoltre è anche sempre vero il detto che non è tutto oro quel che luccica. Alan visse anche un momento molto duro all’interno della sua vita. Lo ha raccontato ricordando la sua esperienza in carcere.
Il racconto della prigionia
Tutto ciò accadde nl 1983. “In realtà un episodio di gelosia folle della mia ex che raccontò tutto al contrario e mi fece passare per uno spacciatore di droga. C’era il desiderio di farmi male, ci sono relazioni che poi scoppiano. In realtà tra noi c’erano già le pratiche di divorzio. Fui al centro di una tempesta perfetta, il ciclone che coinvolse per altre vie anche Tortora“, ha svelato il cantante.
Inoltre Alan ha anche ricordato che in quel periodo, nel carcere di Rebibbia, in particolare in quei 33 giorni, c’erano i camorristi della Nuova Famiglia. Fondamentale per lui fu l’incontro con Alì Agca, che aveva sparato al Papa. “Fu un’esperienza molto forte, mentre in cella scrivevo per i giornali raccontando come stavano per davvero le cose. Riuscii a chiarire tutto…”. Fu il buddismo a salvarlo.