Frutta tossica: se leggi questa serie di numeri sull’etichetta non comprarla | Piena di pesticidi
Quando ci rechiamo al supermercato tendiamo a riempire il carrello con tutto ciò che occorre per il fabbisogno giornaliero. Uno degli alimenti che troviamo sempre a tavola è sicuramente la frutta. Abbiamo tantissima scelta, ma quando acquistiamo dobbiamo stare attenti a leggere con attenzione delle etichette. Su alcune è possibile trovare dei dettagli che non dovrebbero essere ignorati. Infatti è necessario leggere e conoscere determinate cifre.
Fin dai tempi antichi l’uomo si è nutrito non solo di carne e pesce, ma anche di frutta. All’inizio mangiava ciò che la natura offriva poi, una volta appresa l’arte dell’agricoltura, ha sia rivoluzionato il suo regime alimentare che cambiato lo stile di vita mettendo da parte il nomadismo.
Adesso è possibile procurarsi del cibo con estrema facilità. Il prodotto è messo a disposizione soprattutto nei supermercati o mercati all’aperto destinati appunto alla vendita di prodotti alimentari. Nella buona alimentazione rientra sicuramente la frutta, ricca di vitamine adatte per il nostro organismo. La mela, per esempio, è il frutto più consigliato dai medici in tutto il mondo. Eppure allo stesso tempo gli esperti ci consigliano di stare attenti perché è giusto che i consumatori siano al corrente di quello che mettono a tavola. E’ importante capire il significato di ogni sequenza numerica.
E’ fondamentale saper distinguere delle cifre
In poche parole bisogna leggere bene le etichette di alcune mele perché bisogna sapere se vengono utilizzati dei pesticidi al loro interno per garantirne una conservazione più duratura. Se ci sono codici con quattro cifre (iniziano con un 3 o un 4) il prodotto è stato coltivato senza l’uso di pesticidi mentre se abbiamo cinque cifre (numero iniziale 8) allora è preferibile non comprarlo. Se inizia con un 9 significa che l’alimento è prettamente biologico.
Gli effetti nocivi e l’agricoltura biologica
I pesticidi oggigiorno vengono utilizzati dagli agricoltori per tenere lontano dal raccolto i parassiti e per migliorare la qualità del prodotto fino a quando arriva a tavola del consumatore. In realtà queste sostanze si annidano nella buccia e non basta tagliarla per scampare dal pericolo. Infatti riescono ad arrivare fino alla polpa e una volta ingerite potrebbero depositarsi sul fegato, causare l’infertilità e danneggiare il sistema nervoso centrale.
L’agricoltura biologica, che evita lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali del pianeta, sarebbe un’ottima soluzione tale da garantire un prodotto sano e buono da mangiare. Per questo motivo bisognerebbe puntare solo ed esclusivamente sui prodotti bio. Lo si può fare leggendo attentamente l’etichetta.