Mauro Corona in lacrime: purtroppo il tumore se l’è portato via
Mauro Corona in una delle ultime puntate del programma condotto da Bianca Berlinguer, dove l’uomo è opinionista fisso da svariato tempo ormai, si è lasciato andare ad un racconto strappalacrime che non ha lasciato- chiaramente- indenni i telespettatori…
Una perdita, quella raccontata dall’alpinista e scultore Mauro Corona durante una puntata di CartaBianca, che ha lasciato una profonda ferita nel suo cuore… Le sue parole ricche di autentico dolore…
L’alpinista e scultore, nonché eccellente scrittore, Mauro Corona da tempo fa parte in veste di opinionista fisso della trasmissione condotta da Bianca Berlinguer, CartaBianca, al quale dona- di certo- un tocco di pepe in più.
Il suo look alternativo, i racconti del suo passato,” il tutto” perfettamente unito all‘uscita del suo libro scritto di suo stesso pugno e alle visite di tanto in tanto al suo fantastico laboratorio di scultura hanno fatto di lui un personaggio molto apprezzato e chiacchierato praticamente ovunque.
Mauro è poi- indubbiamente- un uomo non privo di sentimenti ed emozioni, e in quanto tale anche nella sua vita si sono susseguite enormi soddisfazioni come al tempo stesso drammi e brutte storie anche se non proprio direttamente legate ai suoi familiari, ed è di questo che l’uomo ha voluto parlare in trasmissione.
Il ricordo di Lorenzo e di Stefano
Un intervento toccante, sentito ed emozionato, quello di Mauro Corona all’ultima puntata di CartaBianca, il programma condotto dalla splendida Bianca Berlinguer, detta Bianchina, nomignolo da lui stesso coniato, in onda su Rai 3. Lo scrittore e alpinista, vero e proprio punto di riferimento del programma e a cui è affidata la copertina, nella puntata del 22 novembre si è speso nel racconto di Lorenzo, un ragazzino di 14 anni che è morto per un tumore. Le sue parole che hanno sconvolto i numerosi telespettatori…
E parlando della vicenda, l’uomo non è riuscito a trattenere le lacrime e la più viva e sentita commozione. “In una puntata recente abbiamo cercato di aiutare un ragazzo, Lorenzo, gli avevo parlato tramite la trasmissione. Gli avevo mandato un gufetto profumato per fargli compagnia, per dargli energia. Mia figlia Marianna mi ha comunicato che invece questo ragazzo di 14 anni non ce l’ha fatta. Non so neppure se ha ricevuto il mio gufetto”, ha raccontato l’uomo, a dir poco sconvolto.
L’alpinista ha poi osto aggiunto che la storia di Lorenzo gli ha ricordato quella di Stefano, un altro ragazzino di 1 soli 12 anni a cui, spiega, era molto legato. Queste le sue parole a riguardo: “Questo caso mi ricorda Stefano, un ragazzino che portavo a scalare che aveva la leucemia. Veniva a scalare con me a 12 anni con il catetere della chemio, si pensava ce la facesse e la mamma e il papà lo portavano da me. Invece non ce l’ha fatta. Stefano vedeva in me il suo Rambo, mi vedeva come un eroe”. E sul finale ha donato ai telespettatori, sempre molto numerosi, una meravigliosa e toccante riflessione: “La vita umana è un romanzo. qualcuno ha 100 pagine, qualcuno 40. I bambini che muoiono così giovani hanno solo la copertina: non hanno avuto tempo di scrivere quel romanzo”.