Rai, il dramma consumato in diretta: “Ambulanza in ritardo, morta”
Un racconto davvero tosto e drammatico, che non può lasciarci indifferenti, da parte di una donna ha spezzato il cuore in due ai telespettatori: l’ambulanza arriva in ritardo e si consuma una tragedia.
E’ quanto abbiamo sentito dalla testimonianza di una ragazza ai microfoni di una nota trasmissione di Rai Uno della tarda mattinata, un ritardo da parte della sanità è costato molto caro a una persona… Una giovane donna che oggi non può più sorridere alla vita. Ed è polemica!
Sono decisamente molte le storie che si sentono nel salotto di Eleonora Daniele, ovvero Storie Italiane, ma una di quelle più recenti è stata assai dura per coloro che hanno avuto modo di assistervi e di ascoltarla con estrema attenzione. A parlare è la sorella di una ragazza la cui esistenza è tragicamente terminata per colpa di una negligenza da parte della sanità, ecco il racconto dei fatti che hanno scosso l’Italia intera che ancora oggi ne sta parlando anche sul Web e- in particolare- sui Social…
L’ambulanza arriva in ritardo e…
La giovane deceduta si chiamava Paula Onofrei. Lei, come ha raccontato la sorella in studio, aveva già avuto un accesso in pronto soccorso dove- però- le avevano detto che era una colite, dunque le avevano prescritto degli antidolorifici, facendola tornare a casa. Una volta tornata nella sua abituazione le cose sono – però- peggiorate: “Paula mi dice che non sentiva mani e piedi, così chiamo l’ambulanza, spiego che era stata nel pronto soccorso e spiego quello che era successo, ma nessuna arriva. Poi chiamo una seconda volta perché mia sorella mi aveva detto che non sentiva più la lingua e spiego di nuovo quello che è accaduto. Paula mi dice che non vede più così chiamo ancora una volta. L’ambulanza è arrivata però alla quarta chiamata, dopo oltre tre ore di attesa“, questa la sentita testimonianza che ha lasciato interdetti i numerosi telespettatori.
E’ stata aperta un’ inchiesta
Poi la 19enne ha descritto maggiormente nel dettaglio quello che è successo, aggiungendo: “Era ormai in choc settico, hanno iniziato la rianimazione dopo mezz’ora e hanno fatto una rianimazione che è durata un’ora, poi ci hanno detto che non c’era più nulla da fare. Oggi però mi chiedo se non era il caso di portarla in ospedale subito”. In studio è stato presente anche il legale della famiglia che ha evidenziato pure un aspetto molto grave, dal punto di vista giuridico, non solo legato all’assistenza stessa che, di fatto, ha tardato un po’ troppo. E qui è nata la polemica: in molti, anche sul Web, hanno iniziato a chiedersi se la ragazza si sarebbe salvata se l’ambulanza non fosse arrivata così tardi.
Queste le parole del legale: “Mi è stato riferito, proprio dalla sorella di Paula, che subito dopo aver costatato il decesso della 29enne, gli operatori si sono messi a cercare in casa sostanze stupefacenti, attribuendo la morte di Paula a un’overdose”. Sul caso ora è stata aperta un’indagine. In diretta è intervenuta anche l’azienda Ares 118 che ha affermato in una nota che indagheranno sull’accaduto, approfittando per rivolgere le più sincere condoglianze alla famiglia della giovane che oggi non c’è più.